Giuseppe Appiani
Giuseppe Ignazio o Joseph Ignaz Appiani, o Appiano (Monaco di Baviera, 16 ottobre 1706 – Triefenstein, 19 agosto 1785), è stato un pittore, disegnatore e incisore italiano attivo principalmente in Germania.
Biografia
Nella fase iniziale della sua carriera artistica, lo stile di Appiani rivela l'influenza dei pittori della scuola lombarda e di artisti veneziani, quali Giambattista Tiepolo. Trasferitosi, ancor giovane, in Baviera, conobbe e fu influenzato da altri pittori italiani, quali Carlo Innocenzo Carloni e Jacopo Amigoni. Operò soprattutto a Würzburg, Saarbrücken, dove fu pittore di corte, Arlesheim (1760), Meersburg (1760) e Magonza, dove visse a partire dal 1745 e dove divenne un importante pittore di corte.
Nel 1732 Giuseppe A. eseguì affreschi firmati nella residenza "Zur Schipf" a Herrliberg sul lago di Zurigo. Nel 1745 sposò a Magonza Apolonia Cronebergerin: da quell'epoca deve aver avuto residenza abituale a Magonza.
Dal 1748 al 1751 l'A. lavorò soprattutto nella zona del lago di Costanza. Là dipinse i soffitti della chiesa capitolare cattolica (ora distrutta) della città di Lindau, di quella dell'Ordine teutonico in Althausen, nella cappella della Santa Croce a Oberdorf presso Dingelsdorf e probabilmente nello stesso periodo di tempo eseguì le pitture per i soffitti dello scalone e della sala delle feste del nuovo castello di Meersburg. Nel 1750 dipinse in Obermarchtal il refettorio dell'afiora convento e nel 1752 (?) la sala per le feste del castello Seehof vicino a Bamberga. Nel 1755 si conservano a Magonza le pitture sul soffitto e nelle pareti di S. Pietro, restaurate più volte. Nel 1757-58 fondò nella stessa città un'accademia di pittura che diresse fino alla morte.
Nel 1759-60 l'A. soggiornò in Svizzera, dove dipinse nel duomo di Arlesheim, costruito dal Bagnato, un soffitto con affreschi particolarmente pregevoli rappresentanti la Glorificazione, l'Annunciazione e l'Assunzione di Maria (l'affresco con l'Assunta è firmato "Iosephus Appiani pinxit anno 1760); la Cena e la Lavanda dei piedi, sulle pareti del coro, più scadenti, sono probabilmente opere della sua bottega. Nel 1763-65 l'A. dipinse in Meersburg il soffitto della cappella dell'ex seminario ecclesiastico. Nel 1764-69 eseguì il vasto ciclo di Vierzehnheiligen, dove compì gli affreschi della cupola (I 14 santi salvatori), del coro (Natività di Cristo), degli altari laterali (Sogno di Giacobbe e Roveto ardente di Mosè), come pure diverse pale d'altare, che nel sec. XIX furono sostituite da altre. Per la maggior parte distrutte sono le ventotto pitture del soffitto e delle pareti della chiesa di S. Michele a Würzburg eseguite dall'A. nel 1775. A Camberg, presso Wiesbaden, nel 1780-81 eseguì degli affreschi per la chiesa parrocchiale del luogo, nel 1783 decorò la chiesa del convento (demolita 1802) di Heidenfeld. Pittore della corte di Magonza, l'A. morì nel 1785 o 1786, a Triefenstein in Franconia, dove nel 1784 o 1785 aveva iniziato la decorazione della chiesa del monastero.
Eseguì principalmente rappresentazioni di soggetti cristiano-religiosi e mitologici[2]. Realizzò anche incisioni, firmandosi Josephus Appianus.
Fu suo allievo Christian Georg Schütz.