Piero Raspi
Piero Raspi (Spoleto 12 febbraio 1926 – Roma 2 marzo 2023) è stato un artista italiano.
Biografia
Piero Raspi nasce il 12 febbraio del 1926 a Spoleto. Nella cittadina umbra avvierà, nell’ambito del post-cubismo, la sua fortunata carriera artistica e sarà tra i fondatori, nei primi anni Cinquanta, del Gruppo di Spoleto oltre che del Premio Spoleto. Dalla metà degli anni Cinquanta il riferimento principale diventa l’ambito informale, da cui apprende nuove possibilità espressive della materia al di fuori di ogni superstite esigenza figurativa. Nel 1957, entra a far parte degli artisti gravitanti attorno alla galleria “L’Attico” di Roma, dove esporrà ciclicamente. Il 1958 è l’anno in cui partecipa alla Biennale di Venezia, giungendo alla ribalta internazionale. In questo periodo viene identificato come uno dei protagonisti dell’informale materico, affine alla poetica di Burri e Tàpies. Con l’inizio degli anni Sessanta tiene numerose mostre personali e collettive in Italia, tra cui la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. All’estero espone in numerose città, tra le altre, Londra, Los Angeles, San Paolo del Brasile, Rio de Janeiro, Stoccarda, Parigi, Bruxelles, Colonia, Montreal, Madrid, Barcellona, Edimburgo, Chicago, Lucerna, Tel Aviv, Salisburgo, Zurigo e Tokyo. Nel 1967 si reca negli Stati Uniti stabilendosi in Pennsylvania. Qui si confronta con le nuove ricerche dalla Pop Art. In questo periodo dipinge una serie di quadri che poi espone a Philadelphia e New York. A partire dal 1978, inizia una nuova fase pittorica contrassegnata da opere di un inedito cromatismo. Con l’inizio del nuovo millennio, oltre alla realizzazione dei monocromi, abbraccia altre forme di espressione creativa e ricorre all’uso di nuovi materiali come l’acciaio. Realizza nel 2001 a Spoleto, presso l’Albornoz Palace, una scultura parietale in lastre di acciaio, dove trasferisce le astratte e raffinate architetture dei Collages realizzati dalla fine degli anni Cinquanta. A partire dal secondo decennio degli anni Duemila, si concentra sulla revisione critica e catalogazione delle sue opere, oltre che al restauro di alcune carte e Collages degli anni Cinquanta e Sessanta.